Nel 2015 Tenuta Pantano mette a dimora 1.200 nuove piante di ulivo delle cultivar coratina, leccino e moraiolo, costruisce il pozzo e l’impianto di irrigazione “a goccia”, avvia collaborazioni con docenti universitari per sviluppare la piantagione e migliorare la qualità del prodotto, investe in attrezzature per la raccolta delle olive e per lo stoccaggio dell’olio secondo le più avanzate tecniche di conservazione.
Contemporaneamente viene avviato un percorso teso al recupero vegetativo dei 300 ulivi secolari, attraverso azioni mirate di potatura e concimazione, si studiano le caratteristiche pedologiche del terreno per il corretto nutrimento dello stesso e si eseguono interventi di riforma per ottenere sesti di impianto idonei a consentire forme di allevamento idonee all’utilizzo delle più consolidate tecniche agronomiche.
Nella campagna olearia 2017 riprende vigore la produzione di olive dalle piante secolari, ma è il 2019 l’anno di svolta con l’entrata in produzione dei giovani ulivi piantati solo quattro anni prima.
La potatura di allevamento e produzione – eseguita sotto il controllo diretto di uno dei più importanti accademici italiani in materia – e la continua ricerca di concimi di origine naturale selezionati tenendo conto delle proprietà chimico-fisiche del terreno e dei caratteri distintivi delle cultivar, hanno permesso di ottenere risultati quali-quantitativi importanti, sostenuti anche da condizioni metereologiche particolarmente favorevoli all’ulivo.
I prossimi passi – favoriti dalla più ampia diffusione commerciale del nostro olio extra vergine di oliva – saranno la certificazione biodinamica, anche se sin dal suo avvio Tenuta Pantano fa sempre uso di prodotti consentiti in agricoltura biologica, e l’integrazione verticale della filiera, attraverso l’installazione di un frantoio di nuova generazione a due fasi ad uso esclusivo della Tenuta.